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L'EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN LEGIO

Eremo di San Bartolomeo

L'Eremo

L'Eremo di San Bartolomeo in Legio è situato nel Parco Nazionale della Majella, tra i borghi di Abbateggio e Roccamorice. È un eremo molto suggestivo, posto sulla parete rocciosa del Vallone dello Spirito, in cui scorre il torrente Capo La Vena. L’oratorio dell’eremo è quasi interamente incastonato nella roccia. È presente inoltre un altare cinquecentesco con una nicchia contenente la statua lignea ottocentesca raffigurante il santo.

Il 25 agosto a Roccamorice viene celebrato San Bartolomeo e in tale occasione gli abitanti del paese portano in processione la statua lignea del santo, dall'eremo fino alla chiesa del paese.

Vicino al torrente c’è la Sorgente del Catenaccio, il cui nome deriva dalla particolare forma che ricorda il serramento in ferro di una porta. Secondo la tradizione popolare, la sua forma è dovuta al fatto che durante un’estate particolarmente torrida, un eremita scaraventò il chiavistello del portone dell’eremo in preda alla disperazione per la mancanza d’acqua. L’impatto del chiavistello impresse la sua forma nella roccia, da cui miracolosamente iniziò a scorrere un filo d’acqua purissima e fresca, che fino ad oggi non hai mai smesso di scorrere.

La storia

Il nucleo originario dell’eremo risale al VI secolo, a cui, nello stesso periodo fu aggiunta una cappella dedicata a San Bartolomeo, culto portato sulla Majella da eremiti trasferitisi dalla Sicilia dopo l’occupazione araba.

L’eremo fu poi restaurato intorno al 1250 da Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, che lo portò alle dimensioni e all'aspetto attuali.

Pietro da Morrone visse lì per circa due anni, e andò via poichè costretto a lasciare l’eremo di Santo Spirito, a causa dei pellegrini, sempre più numerosi. Dal 1274 al 1276 Pietro si raccolse qui in preghiera, ma la sua crescente fama fece accorrere anche qui migliaia di fedeli, malgrado l'impervio e difficile accesso.

Il futuro papa decise così di spostarsi in un luogo più remoto, l'allora impenetrabile vallata dell’Orfento, più precisamente nell’eremo di San Giovanni.

Nel corso degli anni, l’eremo di San Bartolomeo fu utilizzato come dipendenza dell’Eremo di Santo Spirito a Majella, situato poco più a monte.

Come raggiungerlo

Il sentiero piú comodo per raggiungere l'eremo si trova sulla strada che da Roccamorice porta al Blockhaus. A circa 4 km dal borgo di Roccamorice, troverete un bivio con le indicazioni per l’Eremo di Santo Spirito. Seguitele e dopo circa cento-duecento metri, troverete sulla destra il cartello che indica l’Eremo di San Bartolomeo. Parcheggiate lauto e proseguite a piedi per circa mezz'ora per arrivare all'eremo.

Un secondo percorso possibile è quello che parte dalla Valle Giumentina. Dal nostro agriturismo, che dista due km da Roccamorice, seguire le indicazioni verso San Valentino-Caramanico e dopo pochi chilometri, alla vostra sinistra, troverete i cartelli per la Valle Giumentina-EcoMuseo del paleolitico. Svoltate quindi a sinistra e una volta giunti all’EcoMuseo, ben visibile, se non avete un fuoristrada o un'auto attrezzata per strade impervie, si consiglia di lasciare l'auto poco prima dell’EcoMuseo. Proseguite per la strada che fiancheggia l’EcoMuseo finché non troverete i cartelli per l’eremo di San Bartolomeo.

Google Maps

Coordinate: 42° 10′ 55.46″ N, 14° 2′ 17.81″ E

Per visite guidate all’eremo di San Bartolomeo consultate il sito: Majellando.

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